A Vandoies di Sopra, in Alto Adige, sono state rinvenute quattro pietre miliari di epoca romana, originariamente collocate lungo un importante asse attraverso le Alpi.
Almeno due di esse sono databili attorno al III secolo d.C. ed erano collocate in origine lungo l’antica via attraverso la Pusteria, che apparteneva amministrativamente alla provincia romana del Noricum.
A Frangarto, nel deposito dell’Ufficio provinciale beni archeologici, la direttrice Catrin Marzoli ha presentato le quattro pietre miliari (tre recano un’iscrizione) e il progetto della loro esposizione pubblica.
Il più antico miliare è dedicato all’imperatore Alessandro Severo, in carica dal 222 al 235 d.C., un secondo è attribuibile all’imperatore Probo, che regnò dal 276 al 282 d.C. Sul miliario dedicato ad Alessandro Severo è ancora chiaramente leggibile la distanza, corrispondente a 63 miglia (circa 90 km) dalla città più vicina, Aguntum presso Lienz. Dell’iscrizione su un terzo miliario sono rimasti solo pochi segni, mentre il quarto non presenta alcuna scritta. “I nuovi ritrovamenti – ha spiegato Marzoli – si aggiungono a una serie di miliari che documentano in maniera suggestiva la rilevanza nel III secolo d.C. del collegamento stradale della val Pusteria. Lungo questo asse sorgevano importanti insediamenti, dove i viaggiatori potevano trovare tra l’altro vitto, alloggio e sostituire gli animali da soma.” Insediamenti quali Sebatum, l’attuale San Lorenzo di Sebato, e Littamum, l’attuale San Candido.
“Scopo del progetto – ha ricordato Marzoli – è trovare una soluzione omogenea per l’esposizione di questi beni culturali e inoltre la possibilità di raccontare al pubblico la storia dei miliari e della strada romana in modo coordinato e sistematico.” Il design dei componenti del concetto espositivo è di conseguenza unitario e facilmente riconoscibile. In quattro punti della val Pusteria – nella quale sono stati già rinvenuti 15 miliari, più che in tutto l’Alto Adige – un cartello informativo spiegherà le tappe fondamentali di questa significativa storia del passato locale. Gli originali saranno esposti con uno stesso elemento di presentazione in un edificio pubblico dei Comuni, mentre le copie saranno collocate all’aperto, in un luogo facilmente accessibile, centrale, nelle vicinanze del rispettivo punto di ritrovamento, corredate da un elemento con un testo informativo. Sia gli originali che le copie saranno provvisti di un cartello unitario, sul quale sarà indicato anche il nesso con gli altri punti di ritrovamento, in modo da potere così ridisegnare il percorso della strada romana.
Da ilfattostorico.com